L'AMBLIOPIA
L'ambliopia, è un'alterazione della visione che viene a manifestarsi inizialmente durante i primi anni di vita. Il termine deriva dal greco e, più esattamente, da "ops" (che significa "visione") e "amblyos" (che significa "ottusa, pigra"). Il suo nome comune è occhio pigro.
L'effetto principale è un comune deficit dell'acutezza visiva e si considera ambliope un occhio che abbia almeno una differenza di 3/10 rispetto all'altro, oppure un visus inferiore ai 3/10. Ne è affetto circa il 2% di tutta la popolazione e il 4-5% dei bambini; essa è considerata una delle prime cause di deficit visivo nei giovani sotto i 20 anni. Una diagnosi precoce può, nella maggioranza dei casi, prevenire difetti permanenti.
L'effetto principale è un comune deficit dell'acutezza visiva e si considera ambliope un occhio che abbia almeno una differenza di 3/10 rispetto all'altro, oppure un visus inferiore ai 3/10. Ne è affetto circa il 2% di tutta la popolazione e il 4-5% dei bambini; essa è considerata una delle prime cause di deficit visivo nei giovani sotto i 20 anni. Una diagnosi precoce può, nella maggioranza dei casi, prevenire difetti permanenti.
In generale, l'ambliopia non peggiora con il tempo perché, semplificando, non è dovuta al danno di un organo sano che si può curare, ma ad uno sviluppo non sufficiente della vista che può avere luogo unicamente durante l'infanzia. Perciò è da escludersi l'ipotesi di una ulteriore perdita di decimi in età adulta, mentre è vero che l'ambliopia si stabilizza in modo permanente al termine della cosiddetta "età plastica" (intorno agli 8 anni), in cui il bambino sviluppa tutte le sue funzioni organiche. Si stabilizza intorno a quel valore di vista che il bambino non solo ha raggiunto con il bendaggio, ma ha conservato per un periodo di tempo lungo a sufficienza per far sviluppare le connessioni degli occhi con il cervello, che gli avrebbero consentito di vedere bene in maniera permanente.
In alcuni casi, tuttavia, il paziente ha bisogno di costanti terapie cure e controlli oculistici, in particolare di riabilitazione visiva anti-ambliopica, di rafforzamento delle residue capacità visive, con lo scopo di antagonizzare possibili ulteriori cali visivi in entrambi gli occhi.
L'ambliopia è di solito monolaterale (colpisce un solo occhio), ma può presentarsi anche in forma bilaterale (può interessare entrambi gli occhi). Quando siamo in presenza della prima, può essere associata allo strabismo, mentre la seconda si può associare invece con il nistagmo.
L'ambliopia è di solito monolaterale (colpisce un solo occhio), ma può presentarsi anche in forma bilaterale (può interessare entrambi gli occhi). Quando siamo in presenza della prima, può essere associata allo strabismo, mentre la seconda si può associare invece con il nistagmo.
Si definisce funzionale un'ambliopia in cui le strutture dell'occhio appaiono sane e funzionali. Infatti l'anomalia è legata a un non corretto sviluppo visivo e neuronale; usualmente, quando non si precisa il tipo di ambliopia, ci si riferisce proprio a questo. Infatti, il cervello "disattiva" le immagini che arrivano da un occhio perché, ad esempio, non riesce a combinarle con quelle provenienti dall'altro occhio, per cui non si viene a creare l'effetto della tridimensionalità. Infatti, negli occhi, quello dominante riceve e mette a fuoco l'immagine, mentre l'altro aiuta ed è necessario per creare la tridimensionalità, funzione che viene meno nell'occhio pigro. L'occhio pigro in altre parole non è mai quello dominante (o cessa di essere tale, quando compare l'ambliopia), nel senso che il cervello "rinuncia" alla tridimensionalità della visione per mantenere almeno una più importante vista bidimensionale perfetta, rendendo dominante l'occhio che permette la vista migliore (perché migliore dal punto di vista organico e funzionale).
L'ambliopia convive con la perdita di visione binoculare: l'ipotesi più diffusa è che l'ambliopia sia la causa primaria, cui segue come effetto in un secondo momento successivo la presenza di un disallineamento fra i due occhi o di un singolo occhio non messo a fuoco, cose che possono dare luogo a un'immagine doppia (diplopia) o vaga. Il cervello sopprime la funzione dell'occhio pigro, soprattutto per evitare questa visione, piuttosto che per evitare una visione non perfetta della tridimensionalità.
Nelle ambliopie di tipo funzionale è frequente la presenza di una deviazione visiva (ambliopia da strabismo), oppure da anisometropia, aniseiconia, errori rifrattivi.
Si definisce organica, invece, quando la probabile causa è legata ad un'alterazione delle vie ottiche, ovverosia una lesione del globo oculare o delle vie visive cerebrali.
Oppure quando è presente un impedimento della visione causato da cataratta congenita, opacità corneale, ametropie elevate o soppressione, l'ambliopia è detta ex anopsia, ovvero da deprivazione o da non visione.
Nelle ambliopie di tipo funzionale è frequente la presenza di una deviazione visiva (ambliopia da strabismo), oppure da anisometropia, aniseiconia, errori rifrattivi.
Si definisce organica, invece, quando la probabile causa è legata ad un'alterazione delle vie ottiche, ovverosia una lesione del globo oculare o delle vie visive cerebrali.
Oppure quando è presente un impedimento della visione causato da cataratta congenita, opacità corneale, ametropie elevate o soppressione, l'ambliopia è detta ex anopsia, ovvero da deprivazione o da non visione.
La prima forma può essere trattata, il trattamento dell'ambliopia organica è invece legato alla correzione della patologia che la provoca.
Col trattamento si cerca di correggere l'ametropia allorché l'anisometropia non sia troppo marcata. Usualmente viene eseguito un trattamento in tenera età tramite l'occlusione dell'occhio che vede bene (bendaggio).
L'occlusore è un cerotto adesivo che si mette da tre a sei ore al giorno, nell'arco da 6 mesi a 4 anni, sull’occhio "funzionante", con o senza occhiali da vista a seconda dei casi, per allenare l'altro occhio pigro, costringendolo a compensare la visione.
In un secondo momento, può essere prescritto un secondo tipo di occlusore più "soft": questa volta sulla lente dell’occhiale dell’occhio “buono” viene posto un velo di due-tre millimetri di spessore, sul quale sono disegnati sottili quadretti di colore bianco in plastica adesiva, tali da non impedire del tutto la visione, ma di limitarla. Nei rari casi di un fallimento del trattamento, ciò potrebbe essere dovuto a una fissazione eccentrica (ovvero non centrale o foveolare).
Nel caso in cui l'ambliopia sia accompagnata da strabismo, occorre dapprima eseguire dei particolari esercizi ortottici e, quando la visione di entrambi gli occhi ha raggiunto valori simili, occorre eseguire un'operazione chirurgica per correggere il problema.
Col trattamento si cerca di correggere l'ametropia allorché l'anisometropia non sia troppo marcata. Usualmente viene eseguito un trattamento in tenera età tramite l'occlusione dell'occhio che vede bene (bendaggio).
L'occlusore è un cerotto adesivo che si mette da tre a sei ore al giorno, nell'arco da 6 mesi a 4 anni, sull’occhio "funzionante", con o senza occhiali da vista a seconda dei casi, per allenare l'altro occhio pigro, costringendolo a compensare la visione.
In un secondo momento, può essere prescritto un secondo tipo di occlusore più "soft": questa volta sulla lente dell’occhiale dell’occhio “buono” viene posto un velo di due-tre millimetri di spessore, sul quale sono disegnati sottili quadretti di colore bianco in plastica adesiva, tali da non impedire del tutto la visione, ma di limitarla. Nei rari casi di un fallimento del trattamento, ciò potrebbe essere dovuto a una fissazione eccentrica (ovvero non centrale o foveolare).
Nel caso in cui l'ambliopia sia accompagnata da strabismo, occorre dapprima eseguire dei particolari esercizi ortottici e, quando la visione di entrambi gli occhi ha raggiunto valori simili, occorre eseguire un'operazione chirurgica per correggere il problema.
Per contatti: dott. Salvatore Capobianco
Telefono: 081 682787 **
Cellulare: 338 6441153 **
Fax: 081 2143502
Mail: skcapo@tin.it
Indirizzo studio:
Viale Villa Santa Maria, 14 - 80122 Napoli
(traversa del Corso Vittorio Emanuele,
nei pressi della Stazione FF.SS. di Mergellina).
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